Cura dei diversi tipi di mantello
< Torna al Sommario | Stampa articoloIl tipo di cura del mantello e la frequenza di pulizia cambiano a seconda del tipo di mantello e di razza ma devono sempre essere accompagnati da un’adeguata alimentazione.
Tuttavia, un controllo quotidiano della cute e del pelo è fondamentale per individuare alterazioni che costituiscono dei campanelli d’allarme sullo stato di salute del cane: la pelle infatti costituisce insieme ai suoi annessi cutanei, l'apparato tegumentario, un complesso molto importante per la protezione del corpo contro gli agenti esterni.
I peli che formano il mantello costituiscono una difesa contro gli agenti atmosferici, fisici e chimici esterni e intervengono anche nella termoregolazione: il cuscinetto d’aria che si forma fra i peli isola dal freddo in quanto evita la dispersione del calore corporeo. È un organo di senso che interviene nella comunicazione sociale e sessuale del soggetto.
Indipendentemente dal tipo di mantello, l'aspetto dovrebbe essere morbido e luminoso e apparire non unto né emanare un cattivo odore.
Nel cane la densità dei peli varia da 200 a 900 peli per cm². Questa struttura unica e in continua rigenerazione subisce cicli perpetui di crescita, di breve regressione o di riposo.
I peli hanno la durata di pochi mesi: il loro accrescimento e la loro caduta è influenzata dal fotoperiodo.
Un ciclo di rinnovamento comprende tre stadi:
• anagen: accrescimento dovuto alle continue mitosi delle cellule del bulbo; fase più breve nei cani a pelo raso, rispetto a quelli a pelo lungo;
• catagen: fase degenerativa;
• telagen: fase di riposo caratterizzata da un pelo degenerato che verrà espulso dal follicolo.
Inoltre, si possono distinguere due tipologie di pelo:
• i peli primari (o peli di guardia) sono rigidi e ricoprono tutta la superficie cutanea. Assicurano la protezione dalla pioggia e conferiscono il colore al mantello. Questo tipo di pelo, viene perso e cambiato costantemente secondo il ciclo di rinnovamento accennato in precedenza.
• I peli secondari (o sottopelo): sono fini e soffici e possiedono una parte centrale più stretta. Formano il sottopelo che garantisce l'isolamento termico e grazie ad esso il soggetto può sopportare temperature sia molto basse sia elevate. Il sottopelo non è presente in tutte le razze e va incontro a muta in genere due volte l'anno in quanto a primavera si sfoltisce in prossimità della stagione calda e in autunno si infoltisce proteggendo l'animale all'arrivo della stagione fredda (muta primaverile e muta autunnale).
LE DIVERSE CURE PER IL MANTELLO DEL CANE
In un universo sterminato di circa quattrocento razze canine, le caratteristiche del mantello sono molto variabili e la cura varia in funzione di tali aspetti.
In base alla natura e lunghezza del pelo è prevista una classificazione che differenzia le razze canine in razze a pelo raso, corto, lungo, semilungo.
In funzione del tipo di tessitura, il pelo si distingue in liscio, ondulato, fioccoso, cordato (fitto lanoso forma delle cordelline tutte della stessa lunghezza) e riccio (lanoso, elastico, resistente alla pressione della mano).
Il pelo semilungo si distingue per essere dritto, forte o ruvido e quello corto può essere morbido o vitreo. Per ogni razza vi sono poi indicazioni precise relative al colore ammesso e le particolarità: a sede fissa o non fissa.
Nelle razze canine a pelo raso e quindi cortissimo e aderente alla pelle il ricambio è costante durante l'anno (per citarne alcune: Bassotto, Dobermann, Boxer e Alano). Il pelo si presenta fitto ed è opportuno spazzolarli con guanto antistatico e in condizioni normali, effettuare un bagno ogni due o tre mesi per assicurare un’adeguata pulizia.
Il mantello a pelo corto è poco più lungo di quello a pelo raso ed è tipico di razze quali Labrador, Fox Terrier e Rottweiler. In questo caso, l'utilizzo di un guanto antistatico può essere associato a un pettine a denti corti ma ben fitti. Il pelo corto e folto necessita quindi di strumenti diversi rispetto al pelo raso: per togliere i nodi meglio usare una spazzola ad aghi sottili e morbidi, un paio di volte alla settimana, passando subito dopo anche una spazzola di setole per eliminare eventuale sporco restante.
Nella tipologia di mantello a pelo semilungo, sono racchiuse il maggiore numero di razze: Pastore Tedesco, Terranova, Samoiedo e Siberian Husky, solo per citarne alcune.
In questo caso la cura del pelo è più impegnativa: vi è il pelo di copertura più o meno lungo, vitreo e impermeabile, associato a un sottopelo di misura inferiore ma fitto e lanoso in grado di mantenere la temperatura corporea del soggetto.
Gli attrezzi più indicati per una spazzolatura periodica, da effettuarsi con una cadenza di circa venti giorni, si rivelano essere il cardatore e la spazzola, mentre nella di muta stagionale, potrebbero essere necessari sia durante la spazzolatura giornaliera sia in fase di lavaggio specifici slanatori.
I normali bagni di pulizia sono opportuni con cadenza ogni 4-6 mesi, in funzione delle condizioni del mantello e dello stile di vita.
Il mantello di questo tipo assolve a tutte le funzioni necessarie all'animale, compresa la termoregolazione si nella stagione invernale che estiva e non necessita tosature.
Nelle razze a pelo lungo, il rischio maggiore è rappresentato dai nodi e dalla presenza di materiale proveniente dall'ambiente (foglie, fango ecc.) e per questo è opportuno optare per delle spazzolate quotidiane. È necessaria quindi una rapida pulizia del cane al rientro dopo le passeggiate e asciugarlo nel caso si sia bagnato.
La spazzolatura migliore per un cane a pelo lungo si effettua con un pettine a denti larghi con punte arrotondate, procedendo delicatamente dalla testa e proseguendo per tutto il corpo pettinando il pelo verso l'esterno. Il pelo più lungo, posto sui piedi, il torace e le zampe posteriori può essere accorciato.
Per le razze a pelo lungo con folto sottopelo è meglio prediligere spazzole ad aghi sottili per districare delicatamente i grovigli, eliminando nodi e sporcizia.
Vi sono razze, quali Gordon, English e Irish Setter, Cocker Spaniel, Yorkshire Terrier, ad esempio, dotate di pelo lungo ma senza sottopelo protettivo. Occorre prestare molta attenzione a pettinare queste razze in quanto essendo prive di sottopelo, si rischia di irritare la cute.
Le razze a pelo lungo richiedono particolari cure quotidiane ma perdono molto meno pelo dei cani a pelo corto e raso.
Il pelo cordato è molto lungo, arricciato a cavatappi e forma dei caratteristici boccoli ed è caratteristico proprio dei Barboni e dei Komondor. È un mantello pregiato ma raro, in quanto la maggior parte dei Barboni presentano un pelo lanoso.
PARTICOLARI TIPI DI TESSITURA
Il pelo ruvido
Gli spinoni, alcuni segugi, gli schnauzer, diverse tipologie Terrier, i bassotti in una varietà, sono esempi di razze dotate di mantello con pelo di tessitura ruvida e in alcuni casi ispido per essere maggiormente protette durante le azioni di caccia.
In questo caso, il mantello può essere mantenuto inalterato e curato solamente grazie allo stripping.
Lo stripping è una tecnica realizzata a mano con l'ausilio di coltellini speciali privi di lame atti a rimuovere il pelo morto con un azione meccanica costante. Tale tecnica richiede una grande esperienza da parte del toelettatore in grado di capire se il pelo è maturo e pronto per essere rimosso: se così non fosse lo stripping comporterebbe irritazione della pelle e dolore all'animale.
Il lavoro del toelettatore oltre a richiedere una grande competenza ed esperienza è piuttosto faticoso in quanto il pelo viene strappato con la sola forza delle mani e richiede l'impiego di una notevole quantità di tempo perché occorre asportare pochi ciuffi di pelo alla volta.
Essa ha la funzione di rigenerare il pelo, sostituendo il processo naturale di caduta del pelo esaltando le peculiarità del soggetto, come la muscolatura e l'espressione del muso e aiutando la salute della pelle e del pelo rigenerandoli.
Permette, inoltre, di mantenere inalterati i colori del mantello che perderebbero di intensità nel caso di interventi con la macchinetta tosatrice.
Per ottenere ottimi risultati nel tempo è consigliato intervallare le operazioni di stripping con alcune operazioni di trimming ovvero dei “ripassi” effettuati a distanza di un mese circa dal primo trattamento di stripping principale.
È un’operazione fastidiosa per l'animale ma necessaria, il pelo morto infatti ha difficoltà a cadere da solo, deve essere eliminato sia per permettere una giusta aerazione della pelle sia per prevenire possibili problemi cutanei.
Lo stripping ed eventuali rasature nelle razze che lo richiedono hanno una periodicità trimestrale, associata a un lavoro di trimming per il mantenimento della linea al massimo ogni sessanta giorni. La consueta operazione di pulizia con spazzola pettine e cardatore potrà avvenire con cadenza settimanale mentre nel caso di necessità specifiche, quasi solo di origine medica, dietro indicazione veterinaria, si potrà operare sul corpo in genere con la tosatrice elettrica, operazione che comunque rovina in breve tempo la tessitura e i colori del mantello.
Tosature particolari
I cani con peli frangiati sono mediamente tutti dotati di frange sulle orecchie, arti e sottopancia, mentre il corpo presenta un mantello corto e più o meno semiruvido (Cocker Spaniel e Setter).
Questi mantelli richiedono sulle parti corte un lavoro di stripping e l'uso della tosatrice solo per la rasature di alcune zone, il tutto al massimo ogni due mesi. Sulle parti frangiate, la spazzola, assieme a pettini e cardatori, andrà usata con una frequenza variabile fra quindici e trenta giorni, a seconda della profusione e della lunghezza delle frange; è opportuno inoltre regolare i peli fra le dita ogni due o tre mesi.
Per le razze Barbone o Barboncino, il cui pelo è in continua crescita, la tosatura va ripetuta ogni 6-8 settimane, anche se in genere viene eseguita più spesso in estate.
La toelettatura del Barbone o del Barboncino da esposizione è estremamente complessa e richiede parecchio tempo. I vari tipi di toelettatura che si possono vedere nelle esposizioni sono solitamente:
• toelettatura continentale: tosatura sul treno posteriore fino alle cosce. Sono anche tosati muso, guance, zampe anteriori e posteriori a eccezione dei manicotti e coda, a cui viene lasciato un pon-pon rotondo o ovale all'estremità.
• Toelettatura Puppy Clip: prevede il taglio a forbice del petto, lo stacco della coda, della groppa e delle natiche. Il piede deve essere arrotondato, la spalla e la coda a formare un pon-pon rotondo o ovale. È molto più diffusa rispetto alle altre.
• Toelettatura inglese: presenta pelo più corto sulla parte posteriore del tronco e tre manicotti “ad anello” sulle zampe posteriori.
Box - LE SVARIATE FUNZIONI DELLA PELLE
• Costituisce un’efficace barriera fra ambiente esterno e interno dell'organismo;
• impedisce la perdita di acqua;
• partecipa alla termoregolazione attraverso i suoi annessi quali peli e ghiandole;
• la rete vascolare cutanea contribuisce alle variazioni della pressione sanguigna;
• tramite la sua pigmentazione protegge dai raggi ultravioletti;
• è un esteso organo di senso per la sua componente nervosa;
• ha una grande resistenza alla trazione e alla pressione contro gli agenti traumatici.
Box - LA STRUTTURA DEL PELO
Il pelo è una produzione cornea filiforme con un’estremità, la radice che si affonda nel derma e l'altra libera sulla superficie della pelle detta, stelo.
Il follicolo pilifero è quella cavità tubolare compresa nello spessore dell'epidermide e del derma in cui è contenuta la radice del pelo e in cui sboccano in superficie le ghiandole sebacee.
Il follicolo termina in profondità con un ingrossamento, il bulbo che si incava per ricevere una formazione connettivale del derma, la papilla dermica.
Nei cani i follicoli piliferi si presentano in gruppi densi dette unità follicolari con un follicolo primario centrale e follicoli piliferi laterali.
I follicoli piliferi primari producono i peli di guardia, associati a una ghiandola sebacea, una ghiandola sudoripara e un muscolo erettore e sono rivestiti da una vasta rete di capillari e fibre nervose. Sono circondati da piccoli follicoli secondari.
Il pelo è costituito per il 95% da proteine (cheratina) ed è formato da due strati concentrici, cuticola e corteccia, che racchiudono una parte centrale, la midollare.
5 REGOLE DA RICORDARE
1. Un controllo quotidiano della cute e del pelo è fondamentale per individuare alterazioni che costituiscono dei campanelli d’allarme sullo stato di salute del cane: la cute costituisce insieme ai suoi annessi cutanei, l'apparato tegumentario, molto importante per la protezione del corpo contro gli agenti esterni.
2. In base alla natura e lunghezza del pelo è prevista una classificazione che differenzia le razze canine in razze a pelo raso, corto, lungo, semilungo. In funzione del tipo di tessitura, il pelo si distingue in liscio, ondulato, fioccoso, cordato e riccio.
3. Gli attrezzi più indicati per una spazzolatura periodica, da effettuarsi con una cadenza di circa 20 giorni, sono il cardatore e la spazzola, mentre nella muta stagionale potrebbero essere necessari sia durante la spazzolatura giornaliera sia in fase di lavaggio specifici slanatori.
4. Nelle razze a pelo lungo, il rischio maggiore è rappresentato dai nodi e dalla presenza di materiale proveniente dall'ambiente e per questo è opportuno optare per delle spazzolate quotidiane. È necessaria quindi una rapida pulizia del cane al rientro dopo le passeggiate e asciugarlo nel caso si sia bagnato.
5. Lo stripping ed eventuali rasature hanno una periodicità trimestrale, associata a un lavoro di trimming per il mantenimento della linea al massimo ogni 60 giorni. La consueta operazione di pulizia con spazzola pettine e cardatore potrà avvenire con cadenza settimanale mentre nel caso di necessità specifiche, si potrà operare sul corpo in genere con la tosatrice elettrica, operazione che comunque rovina in breve tempo la tessitura e i colori del mantello.